L’operatore socio sanitario (OSS) è una figura professionale che opera in ambito ospedaliero e negli appositi servizi socio-sanitari e residenziali (case di cura, hospice, comunità di recupero, etc.), siano essi pubblici o privati, assieme al personale medico ed infermieristico, per garantire la migliore qualità di cure possibili al paziente.
Attenendosi alle disposizioni dei professionisti sanitari, prende parte a mansioni specifiche che assicurano l’assistenza alla persona, garantendo che vengano soddisfatti i suoi bisogni primari, e fornendo cura e sollievo qualora il paziente si trovasse in stato di necessità per mancanza parziale o totale di autosufficienza.
Quali sono le 4 competenze dell’OSS?
Le competenze dell’operatore socio-sanitario si estrinsecano in quattro aree principali:
- Psico-sociali: si accerta che il paziente riceva i giusti stimoli atti a promuovere il recupero sociale e psicologico, stimola le capacità motorie, espressive e mentali del paziente, si accerta che il tessuto sociale del paziente (amici, parenti, compagni di stanza) sia sempre accessibile e ben mantenuto.
- Ambientali: si occupa della sanificazione e disinfezione dell’ambiente ove il paziente risiede (letto, camera, bagno). Procede, inoltre, all’opportuna sanificazione e disposizione dei presidi sanitari (girello, sedia, comodino, letto). Si assicura che i presidi sanitari siano adeguati, osserva e riferisce prontamente al personale medico e infermieristico la presenza di eventuali fattori di rischio ambientali.
- Di cura: svolge diverse attività basilari di cura del paziente, quali la raccolta dei parametri vitali, l’applicazione di medicazioni semplici, si occupa del trasporto di rifiuti e di eventuali campioni per esami che vengono raccolti (sangue, urine, etc.).
- Igienico-sanitarie: si occupa dell’igiene personale del paziente qualora questi ne abbia bisogno, gli consegna il vitto e lo aiuta ad assumere il cibo, aiuta il paziente non autosufficiente a vestirsi ed eventualmente nella mobilizzazione.
Cosa non può fare l’operatore socio sanitario?
L’operatore socio-sanitario non può prescrivere farmaci, somministrare terapia per via endovenosa al paziente, eseguire medicazioni che siano di competenza del personale infermieristico, prendere decisioni circa modifiche da apportare alla terapia farmacologica e/o fisica del paziente e in generale svolgere qualsiasi mansione che sia di pertinenza del medico o dell’infermiere.
Non può prendere decisioni in autonomia senza aver consultato il personale medico e infermieristico circa l’eventuale mobilizzazione del paziente, le modifiche al tipo di vitto da consegnare al paziente, la possibilità del paziente di utilizzare o meno in autonomia i servizi igienici, ma deve fare riferimento al personale medico e infermieristico, fornendo il proprio input e attendendo indicazioni circa la precisa modalità di assistenza da fornire a ogni singolo paziente.
Cosa vuol dire “operatore socio sanitario”?
Per “operatore socio-sanitario” si intende la figura professionale che al termine di un percorso di formazione e dopo il rilascio di attestato di qualifica entra a far parte di un’equipe composta anche da medici e personale infermieristico, con cui collabora per garantire cure adeguate al paziente.
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Essere operatore socio-sanitario vuol dire essere capace di comprendere i bisogni del paziente, essere in grado di riferire eventuali osservazioni o problematiche circa la cura del paziente al personale medico e infermieristico, essere in grado di garantire assistenza al paziente nell’igiene personale, nella riabilitazione psico-fisica, nella mobilizzazione, provvedendo in maniera adeguata ai suoi bisogni fisici, psicologici e sociali.